Intestino: il secondo cervello

Quante volte abbiamo sentito dire “ha avuto una reazione di pancia” per spiegare un comportamento impulsivo e poco razionale? Ebbene, questo modo di dire potrebbe essere poco veritiero, in quanto è stato scoperto che nell’intestino risiede un vero e proprio secondo cervello. Il riferimento alla sfera emozionale, tuttavia, è giustificato dal fatto che questo secondo cervello è responsabile di reazioni emotive attraverso la produzione diretta di ormoni. 

Il sistema nervoso enterico 

Il primo a teorizzare l’idea di intestino come secondo cervello è stato il Dottor Gershon della Columbia University, che sull’argomento ha anche scritto il libro “Il secondo cervello”. Secondo lo studioso, nell’intestino sono presenti circa 500 milioni di neuroni, che formano un sistema nervoso autonomo e che lavorano in asse con il cervello. La correlazione tra pancia e testa è tale che il 90% delle informazioni che riguardano l’organismo partono dal sistema nervoso enterico e sono dirette verso il cervello. In termini evolutivi, questo sistema nervoso è anche più “antico” e primitivo del sistema nervoso centrale. 

Tali neuroni intestinali hanno molteplici e importanti funzioni. Stimolano le contrazioni ritmiche per il funzionamento digestivo (peristalsi): a livello gastrico si attivano contemporaneamente e autonomamente lanciando impulsi alla muscolatura dell’intestino e attivando il movimento delle tube intestinali per spingere il cibo lungo il percorso digestivo. 

Ma non solo. Essi regolano le condizioni psicologiche di ansia, stress e tensione, aiutano a fissare i ricordi correlati alle emozioni e infine hanno un ruolo importante nel segnalare dolore e gioia. Infatti, l’intestino rilascia diversi ormoni, tra cui il 95% di serotonina, ormone della felicità, e lo fa in risposta a più stimoli: come conseguenza al cibo ingerito, ma anche per suoni e odori percepiti e su stimoli interni quali situazioni e abitudini. Esempi sono la sensazione di benessere provata dopo aver mangiato del cioccolato o, di contro, il nervosismo avvertito in condizione di digiuno. 

Per spiegare la funzione emozionale del sistema nervoso enterico, Gershon si avvale di una metafora: «Quanti hanno sperimentato la sensazione delle "farfalle nello stomaco" durante una conversazione stressante o un esame? È solo un esempio delle emozioni della pancia, come nausea, paura, ma anche dolore e angoscia», cioè lo studioso si riferisce alla ricezione di informazioni ed emozioni da parte del secondo cervello e alla conseguente reazione somatica delle “farfalle nello stomaco”.  

Dato che la correlazione tra la condizione dell’intestino e lo stato psicologico è così stretta, sarebbe opportuno occuparsi del benessere di quest’organo non solo per preservare la salute del corpo, ma anche a tutela del benessere psicologico.  

Il comportamento intestinale in sofferenza è il risultato simmetrico dell’atteggiamento mentale in determinate situazioni. In ambienti di lavoro molto competitivi, ad esempio, di fronte a sintomi psichici come ansia e depressione la reazione del secondo cervello è proprio quella di rispondere rispettivamente con sintomi da intestino irritabile e da intestino pigro. 

La cura del secondo cervello 

La cura più efficace è sicuramente la prevenzione, che consiste nel mantenere uno stile di vita equilibrato, che riguardi non solo rimedi pratici come il rifiuto della sigaretta o la pratica di attività fisica, ma anche accorgimenti di natura psicologica, come la gestione dello stress e delle emozioni “negative”. È bene prevenire anche attraverso un’alimentazione bilanciata sia dal punto di vista della varietà nutrizionale, con carboidrati, poche proteine animali e molte fibre, sia dal punto di vista della quantità non troppo abbondante e della frequenza con almeno 5 pasti al giorno consumati costantemente agli stessi orari. Quando la dieta non basta, a prevenire e proteggere l’intestino accorre anche Prolife Aloe 10X, un mix di probiotici, vitamina B2 e succo di aloe, per riequilibrare la flora batterica, mantenere in salute le mucose e svolgere un’azione protettiva e lenitiva sul sistema digerente, contribuendo anche alla depurazione. 

In stati di sofferenza già conclamati, possiamo correre ai ripari attraverso veri e propri massaggi che “coccolano” i neuroni enterici, i corpuscoli tattili e i ricettori fibromuscolari e insieme aggiungere una capsula di Prolife 10 forte, un integratore di fermenti lattici vivi e vitamine.

In conclusione, possiamo affermare che nella pancia c’è un cervello che assimila non solo il cibo, ma anche emozioni e situazioni, spesso prendendo decisioni più determinanti di quello che si trova nella nostra testa.  

 

RESTA AGGIORNATO CON PROLIFE!
ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER
INFORMATIVA AI SENSI DELL'ART. 13 DEL REGOLAMENTO EUROPEO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI (GDPR – REG. U.E. 679/16)
Consenso informativa
'Logo Prolife Small
È un marchio
'Logo Zetafarm Small
ZETA Farmaceutici S.p.A. - P.I. 00330790247
Sede Legale:
Via Mentana, 26, 36100 Vicenza (VI) - Italy
Sede amministrativa e produttiva:
Via Galvani, 10, 36066 Sandrigo (VI) - Italy
Tel +39 0444 461911
Company Info | Privacy policy | Cookie policy