Diarrea persistente, quando preoccuparsi

La diarrea è un’emissione di feci acquose o liquide che può verificarsi più volte nell’arco della giornata, ma quando è giusto preoccuparsi?

Soffrire di diarrea ogni tanto può capitare e non è preoccupante se la sua durata è circoscritta dai pochi giorni fino a una settimana, in questo caso si parlerà di diarrea acuta. A volte la diarrea può essere di natura “psicologica” cioè quando si è sottoposti a stress e ansia al punto che l’intestino - non a caso definito il “secondo cervello” - reagisce in questo modo al disagio psicologico. Quando la diarrea è persistente, invece, viene definita diarrea cronica ed è consigliabile interpellare il proprio medico per indagare sulle cause scatenanti e approntare una cura.

Sintomi della diarrea cronica

La diarrea persistente e cronica è riconoscibile da più fattori. Il primo di questi è la frequenza fuori dal solito, che va dalle 3 o più di 3 volte al giorno. Il secondo fattore da considerare è la consistenza delle feci: in particolare occorre verificare se queste appaiono alterate e liquide o addirittura con presenza di muchi e sangue. Infine, l’ultimo elemento da considerare è la durata della diarrea: se persiste per almeno 3-4 settimane consecutive, si tratterà di diarrea cronica, dato che gli episodi sporadici della durata di pochi giorni sono ascrivibili a una diagnosi di diarrea acuta.

In realtà la diarrea è già un sintomo con cui l’intestino tenta di difendersi da un’aggressione del microbiota, attraverso l’espulsione degli agenti disturbanti, o come reazione a un’infiammazione.

Cause della diarrea

La diarrea può essere scatenata essenzialmente da due cause:

  • di natura infettiva, che dipende dalla presenza di batteri, virus o parassiti arrivati nell’intestino dopo aver ingerito cibo o acqua contaminati. In questo caso parleremo di infezione gastrointestinale. Spesso è un disagio che succede durante i viaggi in zone tropicali e in questo caso viene definita diarrea del viaggiatore.
  • di natura extra infettiva, che può dipendere da disturbi intestinali come il morbo di Chron, la colite ulcerosa, la sindrome del colon irritabile oppure dal malassorbimento degli acidi biliari, come può accadere alle persone celiache. Concorrono all’insorgenza della diarrea cronica e persistente anche le allergie e le intolleranze alimentari, le malattie del pancreas e quelle della tiroide. A questo tipo di diarrea possono essere associati altri sintomi come febbre alta, sangue nelle feci, vomito, sonnolenza, vertigini, crampi e battito cardiaco accelerato, fino alla perdita consistente di peso nel giro di poco tempo.

Rimedi e cure

Partiamo dal controllo delle abitudini alimentari: in caso di diarrea è indispensabile sempre bere molta acqua per non disidratarsi, vista l’ingente perdita di liquidi, evitare gli alcolici, limitare il consumo di bevande con caffeina e di dolcificanti, come lo xilitolo e il sorbitolo. Per non aumentare il già fastidioso gonfiore addominale causato dalla diarrea, bisognerebbe evitare i cibi grassi e anche i fagioli, le cipolle, i piselli e tutti gli alimenti in grado di aumentare i gas intestinali. Allo stesso modo è da evitare il latte, perché la diarrea riduce la presenza nell’intestino dell’enzima deputato a digerire il latte (lattasi), rendendo più difficoltosa la digestione e provocando l’insorgenza di sintomi come nausea, meteorismo e flatulenza. Sono invece da preferire gli alimenti astringenti come il riso, le patate, la carota, la mela e i mirtilli.

Cure più importanti devono essere seguite dietro prescrizione medica di farmaci specifici. Se la diarrea è di natura infettiva, il medico curante potrà prescrivere degli antibiotici, ma soltanto se sia stata accertata tramite esami la presenza di uno specifico tipo di microbi o la riduzione dei sistemi di difesa dell'organismo. Altrimenti questo tipo di farmaci è controproducente. Se la diarrea è cronica e persistente, dopo che il medico ne avrà stabilite le cause attraverso gli esami delle feci e del sangue, la gastroscopia e la colonscopia, potrà approntare un’accurata diagnosi e procedere alla cura più adeguata che può variare a seconda delle cause.

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