Sapovirus
Tra le molte cause di gastroenterite virale, una delle meno conosciute ma sempre più rilevanti è il sapovirus, un agente patogeno che appartiene alla famiglia dei Caliciviridae, la stessa del ben più noto norovirus. Nonostante il sapovirus sia ancora poco noto su larga scala, sta emergendo come una delle principali cause di gastroenterite nei bambini, soprattutto in età prescolare, ma può colpire anche adulti e anziani, provocando diarrea, febbre, vomito e nausea.
Ma cos’è il sapovirus? E soprattutto, come si trasmette e come evitare il contagio del virus intestinale? In questo approfondimento lo analizziamo sotto il profilo scientifico, con chiarezza e con un linguaggio facilmente accessibile anche ai non addetti ai lavori.
Che cos’è il sapovirus?
Il sapovirus prende il nome dalla città di Sapporo, in Giappone, dove è stato isolato per la prima volta nel 1977, durante un'epidemia di gastroenterite acuta nei bambini. Il primo ceppo identificato è infatti chiamato Sapporo virus e da lì deriva il nome "sapovirus", oggi usato per definire l'intero genere virale.
Il sapovirus è un virus a RNA a singolo filamento, molto simile al norovirus norwalk, ma con alcune differenze genetiche e cliniche. Nonostante i suoi “parenti” siano più famosi, il virus intestinale è contagioso anche quando si tratta di sapovirus, e può causare virosi intestinali con sintomi spesso indistinguibili da altre gastroenteriti infettive.
In particolare, il sapovirus è uno dei principali responsabili di gastroenterite nei bambini e viene spesso confuso con le forme causate da rotavirus, norovirus o da una infezione batterica intestinale. I sintomi principali sono diarrea, vomito e dissenteria, nausea e febbre — in pratica, una tipica influenza intestinale.
Come si contagia il virus intestinale da sapovirus?
Il contagio di virus intestinale da sapovirus avviene principalmente per via oro-fecale cioè ingerendo tracce microscopiche di feci contaminate. Ma come si trasmette l'influenza intestinale in questi casi?
- Acqua e alimenti contaminati sono le fonti principali. È importante ricordare l’importanza dell’acqua perché può essere il vettore perfetto per infezioni, soprattutto nei paesi in via di sviluppo.
- Anche i cibi come frutti di mare crudi, verdure mal lavate o carne poco cotta possono trasmettere il virus.
- Il contagio può avvenire anche da persona a persona, per esempio condividendo stoviglie o toccando superfici contaminate.
In questo senso, il contagio avviene con una modalità molto simile a come si trasmette il norovirus ed è per questo che l’igiene è fondamentale.
Sintomi e durata della gastroenterite
I sintomi della gastroenterite virale causata da sapovirus compaiono generalmente dopo un periodo di incubazione di 1-4 giorni. I più comuni sono:
- Diarrea, vomito e nausea
- Dissenteria, vomito e febbre moderata
- Gastroenterite con febbre alta
- Mal di stomaco, crampi addominali
- Stanchezza e disidratazione
Nei bambini, può manifestarsi come una gastroenterite dai sintomi più acuti, con rischio di disidratazione più elevato. Alcuni bambini presentano gastroenterite senza diarrea o senza vomito, ma ciò non esclude la presenza dell’infezione. La durata della gastroenterite può variare da 2 a 7 giorni, ma nei soggetti fragili può durare più a lungo.
Come si cura il virus intestinale da sapovirus?
Non esistono antivirali specifici contro il sapovirus. Il trattamento è sintomatico e mirato a curare il virus intestinale attraverso:
- Reidratazione orale o endovenosa: fondamentale nei casi con vomito e diarrea persistente
- Riposo e dieta leggera, evitando latticini e cibi grassi
- In caso di febbre, paracetamolo o ibuprofene
- Cosa prendere per la gastroenterite? Probiotici, fermenti lattici e soluzioni reidratanti possono essere utili. Un valido alleato può essere Prolife Lactobacilli, che insieme ai fermenti lattici vivi con effetto probiotico contiene anche le vitamine B6 e B12, per favorire il normale funzionamento del sistema immunitario, e le vitamine B1 e B2 per contribuire al normale metabolismo energetico.
In generale, se si contrae questo virus intestinale, come curarlo dipende molto dalla gravità: se c’è dissenteria e febbre è fondamentale consultare un medico.
Come evitare il contagio del virus intestinale?
La prevenzione del contagio da sapovirus è simile a quella per il norovirus:
- Lavare sempre le mani dopo aver usato la toilette e prima dei pasti
- Evitare acqua contaminata
- Cuocere bene gli alimenti, in particolare i molluschi
- Igienizzare le superfici contaminate da vomito o feci
In ottica di prevenzione dal virus intestinale, le buone abitudini igieniche restano il miglior scudo.
Il sapovirus è un agente virale ancora poco conosciuto, ma in aumento soprattutto tra i bambini. Provoca una gastroenterite virale e va trattato con cura per evitare disidratazione. Conoscere come si trasmette l’influenza intestinale, quanto dura una gastroenterite e come evitare il contagio del virus intestinale, è essenziale per difendersi da queste fastidiose — e in certi casi pericolose — infezioni.