Enterocolite necrotizzante
- Cause e fattori di rischio dell’enterocolite necrotizzante
- Enterocolite sintomi da riconoscere nei neonati
- Quando l’intestino è in necrosi: complicanze pericolose
- Perforazione intestinale: sintomi
- Durata dell’enterocolite
- Trattamento e cura dell’enterocolite necrotizzante
- Prevenzione dell’enterocolite nei neonati
L’enterocolite necrotizzante (nota anche come NEC nel neonato) è una delle patologie gastrointestinali più gravi e temute nei reparti di terapia intensiva neonatale. Colpisce prevalentemente i neonati prematuri o con basso peso alla nascita, ma può interessare anche bambini a termine con particolari fragilità. La malattia comporta un’infiammazione acuta dell’intestino, che può evolvere in necrosi intestinale, ovvero nella morte dei tessuti intestinali. Nei casi più gravi, può portare a una perforazione intestinale con conseguenze molto gravi.
Cause e fattori di rischio dell’enterocolite necrotizzante
Nonostante le numerose ricerche, le cause esatte dell’enterocolite non sono ancora del tutto chiare. Tuttavia, si ritiene che una combinazione di diversi fattori concorra allo sviluppo della malattia NEC:
- Prematurità, che comporta un intestino ancora immaturo e più vulnerabile.
- Alimentazione enterale precoce, soprattutto con formule artificiali invece che con latte materno.
- Infezioni intestinali o squilibri del microbiota.
- Ipoperfusione intestinale, ovvero un insufficiente afflusso di sangue all’intestino.
In molti casi, la malattia si manifesta dopo l’inizio dell’alimentazione, e può colpire porzioni variabili del tratto intestinale, con predilezione per l’ileo terminale e il colon.
Enterocolite sintomi da riconoscere nei neonati
Uno dei principali segnali d’allarme è il pancino gonfio del neonato. Questo sintomo può sembrare banale, ma in un neonato prematuro deve sempre essere valutato con attenzione.
Altri sintomi di enterocolite da non sottovalutare sono:
- Distensione addominale marcata
- Presenza di sangue nelle feci
- Letargia e irritabilità
- Vomito biliare o alimentare
- Apnea o bradicardia
- Ridotto riflesso di suzione o rifiuto del cibo
Il gonfiore può essere legato a pneumatosi intestinale, ovvero la presenza di gas nelle pareti intestinali, visibile attraverso radiografie. In alcuni casi compare la cosiddetta ansa sentinella, un segmento intestinale dilatato che segnala un’area in sofferenza. Questi segni possono precedere la necrosi intestinale.
Quando l’intestino è in necrosi: complicanze pericolose
Se non trattata tempestivamente, la NEC può evolvere in una vera e propria necrosi intestinale. I tessuti morti possono cedere, provocando un intestino perforato. I sintomi del colon perforato o di un intestino bucato includono:
- Addome rigido e molto dolente
- Peggioramento dello stato generale
- Rapido peggioramento della respirazione
- Presenza di aria libera nella cavità addominale (pneumoperitoneo)
In questo stadio critico, si parla di sintomi da perforazione intestinale o sintomi da stomaco perforato (nel caso in cui la necrosi interessi la parte superiore del tratto digestivo).
Perforazione intestinale: sintomi
La perforazione intestinale è una condizione chirurgica urgente. I principali sintomida intestino perforato comprendono:
- Febbre improvvisa
- Vomito verdastro
- Gonfiore addominale importante
- Segni di sepsi
La mortalità da perforazione intestinale può arrivare fino al 30-50% nei casi più gravi, soprattutto se diagnosticata tardi o in presenza di comorbidità. Anche le conseguenze del perforamento dell’intestino possono essere gravi: stenosi, problemi di assorbimento, intestino corto, ritardi nella crescita, fino alla necessità di nutrizione parenterale a lungo termine.
Durata dell’enterocolite
Ma l’enterocolite quanto dura? Dipende dalla gravità: nelle forme lievi, il recupero può avvenire in pochi giorni con l’interruzione dell’alimentazione enterale e somministrazione di antibiotici. Nelle forme severe, può richiedere settimane e comportare l’intervento chirurgico.
Trattamento e cura dell’enterocolite necrotizzante
La terapia dell’enterocolite necrotizzante prevede:
- Sospensione dell’alimentazione orale
- Nutrizione parenterale (via endovenosa)
- Antibiotici ad ampio spettro
- Controllo frequente
L’obiettivo è evitare l’evoluzione verso uno stomaco perforato o un colon perforato.
Prevenzione dell’enterocolite nei neonati
La prevenzione si basa principalmente su:
- Allattamento al seno, che riduce il rischio di NEC grazie ai suoi fattori protettivi naturali.
- Uso controllato di probiotici, in contesti selezionati
- Monitoraggio attento nei neonati prematuri o con patologie associate.
Anche se la colite nei bambini più grandi è un'entità diversa, è importante sottolineare che ogni forma di infiammazione intestinale dei bambini merita attenzione.
L’enterocolite necrotizzante è una patologia grave che può avere conseguenze devastanti se non riconosciuta in tempo. Per questo motivo, è essenziale che genitori e operatori sanitari siano informati sui sintomi della perforazione intestinale e su come riconoscere i segnali, come il pancino gonfio nel neonato o la pneumatosi intestinale, per intervenire tempestivamente. Solo con una diagnosi precoce, una gestione esperta e una prevenzione mirata si può ridurre l’impatto di questa temibile malattia neonatale.