Tutte le risposte sul mondo Prolife

Qual è l’origine della gelatina delle capsule di gelatina Prolife?

Le referenze Prolife in capsula possono essere con capsule vegetali oppure animali. 

Nello specifico Prolife 10 forte capsule e Prolife Enzimi Fitoplus sono prodotti con capsule vegetali a base di HPMC (idrossi-propil-metil-cellulosa).

Prolife Enzimi è prodotto con capsule animali a base di gelatina di origine bovina.

Come mai le capsule sono di colori differenti?

Abbiamo eliminato dagli involucri il colorante alimentare biossido di titanio (E171) in ottemperanza al Regolamento UE 2022/63, il quale rendeva di colore bianco le capsule.  Questa modifica non intacca in alcun modo la qualità e la sicurezza dei prodotti.

Ad oggi si può trovare l'involucro della capsula di vari colori, come per esempio giallo o rosso, in base alla disponibilità del produttore

Dove e come posso reperire i prodotti Prolife?

I prodotti Prolife sono distribuiti da Zeta farmaceutici in farmacia ed in parafarmacia.  Non necessitano di prescrizione medica.

Per quanto tempo è consigliato assumere i probiotici della linea Prolife?

Per essere efficaci, i probotici devono  essere assunti per almeno 20-30 giorni o per la durata consigliata dal medico. A fine ciclo, è preferibile effettuare un periodo di sospensione e poi valutare con il medico se procedere con un ulteriore ciclo di assunzione con lo stesso prodotto o con altro prodotto della linea Prolife. 

 

Nel caso di Prolife Lattasi, Prolife Enzimi e Prolife Enzimi Fitoplus si consiglia l'assunzione al bisogno.

Da che età si può assumere Prolife lattasi?

La tolleranza al lattosio è variabile. È opportuno chiedere consiglio al medico circa il ruolo di tale sostanza (lattasi) nella propria dieta. 
Prolife Lattasi può essere assunto a partire dai 3 anni.  

Per bambini dai 3 ai 10 anni si consiglia  di sentire il parere del pediatra.

Da che età i bambini possono assumere probiotici?

I probiotici della linea Prolife sono formulati con microrganismi ben tollerati e sicuri anche per la somministrazione nei bambini. Per i bambini e ragazzi dai 3 ai 14 anni si consiglia l'assunzione di Prolife Pediatrico,  specificatamente  formulato con ceppi con studi clinici nell'età pediatrica.


Per lattanti 0-12 mesi e bambini nella prima infanzia (12-36 mesi) è invece consigliato Prolife Infant, un prodotto di "grado infant" a base di Lactobacillus reuteri, specie microbica che ha evidenziato in alcuni studi clinici un effetto positivo sul benessere intestinale infantile.


Per tutti gli integratori alimentari vale l'avvertenza, obbligatoria in etichetta, di tenere fuori dalla portata dei bambini al di sotto dei 3 anni; pertanto, per l'utilizzo di Prolife Infant nei bambini al di sotto dei 3 anni, sentire il parere del medico.

 I probiotici Prolife possono essere assunti in gravidanza e allattamento?

Diversi e recenti studi suggeriscono che l'assunzione di probiotici durante la gravidanza può avere un effetto benefico sulla salute sia della futura mamma che del nascituro.
Gli ingredienti usati nelle referenze Prolife, ad esclusione di Prolife Enzimi Fitoplus, non possiedono controindicazioni e avvertenze per l'uso in gravidanza e allattamento. 

Si consiglia comunque di sentire il parere del proprio medico o ginecologo. 


Prolife Enzimi Fitoplus, per la presenza di estratto secco di rizoma di Curcuma longa L., non deve essere usato in gravidanza e allattamento. 
 

C'è necessità di consultare il medico prima di assumere integratori a base probiotici?

Non ci sono particolari controindicazioni all'assunzione di probiotici. Tuttavia, in caso di gravi patologie, in particolare del tratto gastrintestinale, o in caso di sistema immunitario compromesso, prima di iniziare un'integrazione con probiotici è consigliabile rivolgersi al proprio medico. 
Qualora l'integratore alimentare a base di probiotici contenesse anche altri ingredienti, è necessario fare riferimento alle disposizione specifiche riportate in etichetta (es. curcuma, lattasi, ...).

I probiotici Prolife vanno assunti a stomaco pieno o vuoto?

I probiotici della linea Prolife vanno assunti a stomaco pieno, quindi dopo un pasto, preferibilmente leggero come ad esempio la colazione. L’assunzione  dopo il pasto consente una maggiore sopravvivenza dei ceppi durante il transito gastrico.

Quando è consigliabile assumere Prolife lattasi ?

Prolife Lattasi va assunto 10-30 minuti prima del pasto contenente lattosio.

Quali probiotici della linea Prolife sono adatti ai vegani?

I probiotici della Linea Prolife non contengono materie prime di derivazione animale. 

Uniche eccezioni:
- Prolife Pappa Reale per la presenza della pappa reale ottenuta dalle api
- Prolife Enzimi in quanto l'involucro della capsula è a base di gelatina bovina

I probiotici della linea Prolife sono adatti ai vegetariani?

I probiotici della Linea Prolife non contengono materie prime derivate da carne o pesce. Unica eccezione:
- Prolife Enzimi in quanto  l'involucro della capsule contiene gelatina

I probiotici della linea Prolife contengono lattosio, glutine od altre sostanze che provocano intolleranza o allergia?

I probiotici della linea Prolife non contengono glutine, lattosio e proteine del latte. 

Alcune referenze (Prolife 10 Forte, Prolife 10 forte Zero Zuccheri, Prolife 10 Forte capsule, Prolife Enzimi, Prolife Vis, Prolife Activ) contengono soia per cui non sono indicate per persone allergiche alla soia

Ci sono controindicazione all’assunzione dei probiotici della linea Prolife?

I probiotici della linea Prolife, ad esclusione di Prolife enzimi Fitoplus, non hanno controindicazioni e sono indicati per adulti,anziani e, previa consultazione medica, possono essere assunti in gravidanza e durante l’allattamento. 


Per Prolife Enzimi Fitoplus è obbligatorio segnalare la seguente AVVERTENZA IMPORTANTE per la presenza di estratto di rizoma di Curcuma longa L.: In caso di alterazioni della funzione epatica, biliare o di calcolosi delle vie biliari, l'uso del prodotto è sconsigliato. Non usare in gravidanza e allattamento. Non utilizzare per periodi prolungati senza consultare il medico. Se si stanno assumendo farmaci, è opportuno sentire il parere del medico.


Per i bambini sono disponibili dei prodotti dedicati, formulati con ceppi e quantità di cellule vive adeguate alle diverse fasce di età: 
- Prolife Pediatrico è consigliato ai bambini dai 3 ai 14 anni 
- Prolife Infant è invece  indicato per lattanti 0-12 mesi e bambini nella prima infanzia (12-36 mesi) 

Si possono assumere probiotici della Linea Prolife durante una terapia antibiotica?

L’assunzione di probiotici durante e dopo una terapia con antibiotici per uso orale favorisce l'equilibrio della flora batterica intestinale fortemente alterata dall'azione dell'antibiotico. E' però importante che probiotico ed antibiotico non siano assunti contemporaneamente, in quanto essendo i probiotici costituti da batteri vivi, potrebbero essere sensibili all'azione dell’antibiotico e potrebbero quindi  perdere in vitalità ed  efficacia. Si consiglia pertanto di far trascorrere almeno un paio d’ore tra l’assunzione dei probiotici Prolife e l’antibiotico. L’assunzione del probiotico va continuata anche una volta concluso il trattamento con antibiotici.

Perché scegliere un probiotico multiceppo?

I probiotici multiceppo sono costituiti da più ceppi e più specie microbiche che, combinate tra loro, possono sviluppare sinergie in grado di ampliare la loro capacità di interagire con l'ospite e di promuovere una composizione diversificata ed equilibrata del microbiota. Studi effettuati su Prolife 10 Forte (10 ceppi, 9 specie) e su Prolife Lactobacilli (5 ceppi, 4 specie) hanno evidenziato che i ceppi presenti in questi probiotici sono potenzialmente in grado di utilizzare un'ampia varietà di substrati  e produrre, per degradazione o biosintesi, diversi metaboliti, confermando quindi che la strategia multiceppo, se ben formulata, può portare ad un potenziamento dell'efficacia.
Inoltre , la strategia multiceppo è in linea con la composizione del microbiota intestinale che è "naturalmente" biodiversa.
 

Quanti miliardi di microrganismi devono essere presenti in un probiotico?

Non esiste una dose ideale. La quantità ottimale di probiotici è  variabile in relazione al tipo di microrganismo e alle  caratteristiche del microbiota dell’ospite. Ceppi probiotici diversi possono quindi risultare efficaci  in quantitativi diversi. Proprio per questo le quantità di probiotici presenti nei prodotti Prolife sono formulate tenendo in considerazione la dose utilizzata negli studi clinici disponibili per i diversi ceppi. Inoltre, tutti i probiotici Prolife, ad eccezione di Prolife Infant, assicurano una dose giornaliera di  almeno un miliardo di cellule vive per almeno uno dei ceppi presenti, così come indicato nelle Linee guida del Ministero della Salute su Probiotici e Prebiotici, che considerano adeguata l'assunzione di un quantitativo di cellule vive al giorno pari ad almeno 1 miliardo.

Che differenza c'è tra probiotici e fermenti lattici?

I probiotici sono microrganismi vivi, che assunti in quantità adeguata apportano un beneficio alla salute dell'ospite.  I fermenti lattici sono microrganismi  in grado di fermentare il lattosio e/o altri zuccheri producendo principalmente acido lattico; molti dei ceppi probiotici presenti nel mercato fermentano gli zuccheri producendo acido lattico e  possono quindi essere denominati anche fermenti lattici. Al contrario, non tutti i fermenti lattici possono essere ritenuti probiotici in quanto non tutti i fermenti lattici riescono ad arrivare vivi e vitali nell'intestino ed  apportare un beneficio alla salute dell'ospite.

Cosa sono i postbiotici?

La definizione dei postbiotici è ancora dibattuta. Secondo l'ISAPP (Scientific Association for Probiotics and Prebiotics) i postbiotici sono una preparazione di microrganismi inanimati e/o di loro componenti che conferiscono benefici per la salute all’ospite. Secondo questa definizione sono quindi considerati postbiotici le cellule microbiche inattivate, parti di cellule, i prodotti del metabolismo microbico.

Da dove derivano e come vengono selezionati i probiotici presenti nei prodotti Prolife?

I ceppi probiotici presenti nei prodotti Prolife sono attentamente selezionati sulla base di dati di sicurezza ed efficacia, prestando particolare attenzione alla disponibilità di studi clinici.  Alcuni dei ceppi sono di origine umana, altri sono stati isolati da matrici alimentari  (latti fermentati, prodotti vegetali). I ceppi sono prodotti per fermentazione da aziende specializzate.

I probiotici della linea Prolife devono essere conservati in frigorifero?

I probiotici della linea Prolife possono essere conservati a temperatura ambiente, in luogo fresco e asciutto al riparo dal calore. Non è quindi necessario conservarli in frigorifero. La conservazione in frigorifero è comunque possibile e non danneggia il prodotto. Unica eccezione Prolife Infant che, dopo la prima apertura, va conservato in frigorifero ed utilizzato entro tre mesi. Inoltre, per quanto riguarda le formulazioni in capsula,  una volta aperta la confezione (busta in poliaccoppiato) è consigliabile consumarle in tempi brevi (entro un mese) o mantenerle in frigorifero.

Perché i probiotici della linea Prolife mantengono le loro caratteristiche di vitalità per tutta la vita commerciale?

I probiotici della linea Prolife sono prodotti  e confezionati utilizzando strategie produttive che garantiscono valori di umidità ed acqua libera molto bassi che consentono di preservare la vitalità dei microrganismi a temperatura ambiente. L'acqua libera è l'acqua non legata ad altre componenti del prodotto ed è molto dannosa per la vitalità dei ceppi; per questo è stato sviluppato un processo produttivo (dry-fill process) e sono state selezionate  tipologie e  materiali di confezionamento  che consentono di mantenere  l'acqua libera a valori molto bassi compatibili con il mantenimento della vitalità dei probiotici per tutta la vita commerciale del prodotto.

Chi controlla la qualità dei probiotici?

La qualità dei probiotici, relativamente alla conformità a quanto indicato in etichetta in termini di identificazione del ceppo e di quantità di cellule vive,   è responsabilità dell'Operatore del Settore Alimentare (= Il responsabile dell'immissione in commercio; chi detiene il marchio), che deve garantire il mantenimento dei requisiti dichiarati per tutta la durata della vita commerciale del prodotto.
La qualità dei probiotici Prolife non è solo garantita da Zeta Farmaceutici ma è anche certificata da un ente terzo indipendente (CSQA Certificazioni) secondo uno specifico schema di certificazione (DTP 118 "Vitalità probiotica certificata" ) che garantisce, anche attraverso valutazioni analitiche,  la corretta identificazione, il contenuto dichiarato e il mantenimento della vitalità dei ceppi  per tutta la vita commerciale.
Come tutti i prodotti alimentari, anche gli integratori alimentari a base di probiotici possono comunque  essere sottoposti a controlli da parte delle Autorità Competenti.
 

La colonizzazione dell’intestino da parte dei probiotici è sempre necessaria?

Nella maggior parte dei casi la colonizzazione dell'intestino da parte dei probiotici non è permanente ma temporanea. Anche se i probiotici sono presenti in modo transitorio nell’intestino  possono tuttavia moltiplicarsi e produrre metaboliti che modulano positivamente  l’attività del microbiota intestinale o sono in grado di interagire direttamente  con l’epitelio intestinale.

I probiotici possono avere effetto sul benessere psicologico?

E' oramai riconosciuta ed è supportata da diversi studi scientifici,  l’esistenza di un asse intestino-cervello, una sorta di comunicazione bidirezionale tra i due organi fortemente influenzata dal microbiota intestinale e da specifici  metaboliti da esso prodotti. 

Anche se si tratta di un ambito nuovo a livello del quale c'è ancora molto da scoprire ed imparare,  si stanno raccogliendo evidenze sulla possibilità che alcuni ceppi  probiotici possanno produrre  ( o possano stimolare il microbiota a produrre) sostanze neurochimiche  tra cui  ad esempio  acido gamma-aminobutirrico e serotonina, in grado di influenzare positivamente la funzione cerebrale.

I probiotici possono rafforzare il sistema immunitario?

Numerosi studi scientifici evidenziano il ruolo positivo dei probiotici nella modulazione della risposta immunitaria. Anche se gli effetti sul sistema immunitario sono spesso ceppo-specifici  e legati alla variabilità inter-individuale,  le potenzialità dei probiotici in questo ambito sono molto promettenti e già sono stati individuati alcuni dei meccanismi attraverso i quali i probiotici possono rafforzare e modulare le nostre difese immunitarie messe sotto stress da moltissime situazioni quotidiane. D'altra parte non va dimenticato che l'intestino contiene circa il 70% delle cellule immunitarie, pertanto rappresenta  un importante sito per le difese dell’organismo.

Qual è la funzione delle vitamine del gruppo B nella formulazione dei probiotici?

Le vitamine del gruppo B sono vitamine idrosolubili fondamentali per diverse funzioni, come il normale metabolismo energetico (Vitamina B1, B2, B6, B12), per il normale funzionamento del sistema nervoso (Vitamine B1, B2, B6, B12), per contribuire alla riduzione della stanchezza e dell’affaticamento (Vitamina B2, B6, B12, B9), e al normale funzionamento del sistema immunitario (Vitamina B6, B12, B9).  

Il corpo umano non è in grado di sintetizzarle in modo autonomo in quantità sufficiente per cui è necessario assumerle con la dieta o l’integrazione.  Alcune vitamine possono derivare anche dall’attività del microbiota intestinale che può contribuire alla loro sintesi rendendole quindi disponibili all’organismo. 


Le vitamine del gruppo B sono aggiunte al probiotico con lo scopo di supportare ulteriormente il benessere dell’organismo in quanto:
1)    in caso di assunzione del probiotico a seguito di terapia con antibiotico, diarrea od altri disturbi intestinali l’organismo  si potrebbe trovare in una situazione alimentare non ideale, con una non adeguata assunzione di vitamine
2)    i probiotici sono assunti per riequilibrare un microbiota alterato che potrebbe quindi risultare deficitario per quanto riguarda la sua capacità di produrre vitamine  

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