Cambio di stagione: i probiotici aiutano a proteggere l’intestino

Cambio di stagione: i probiotici aiutano a proteggere l’intestino 

 

Il cambio di stagione, soprattutto in autunno, è un fattore che provoca al corpo uno stress psicofisico generale. Il nostro organismo risente infatti dei mutamenti che lo circondano e cerca di adattarsi. È proprio in questa fase che l’intestino può diventare pigro e irritabile (disbiosi intestinale). Esistono però rimedi naturali che possono aiutarci a contrastare questo fenomeno: i probiotici, ovvero batteri “buoni” che, colonizzando il microbiota, sono validi alleati per proteggere l’intestino. Ma andiamo con ordine: capiamo per prima casa qual è il teatro in cui agiscono questi attori e a cosa servono. 

 

Microbiota intestinale: cos’è? 

L’intestino è un organo complesso che contiene una ricchissima quantità di microrganismi comunemente e impropriamente chiamata “flora batterica intestinale”. Stiamo parlando del microbiota intestinale, una vera e propria comunità di circa 39 trilioni di batteri che, insieme a funghi e virus, raggiungono un chilo e mezzo di peso. La maggior parte di questo “popolo” di microbi, quelli “buoni”, forma un muco che funge da barriera tra le cellule dell’intestino e i microbi “cattivi”. In pratica il microbiota regola la tolleranza tra il nostro apparato digerente e gli alimenti ingeriti, che altrimenti sarebbero veri e propri corpi estranei attaccati dal sistema immunitario. Le funzioni del microbiota sono quelle di assimilare il cibo e di proteggerci dalle malattie attraverso un delicato equilibrio batterico tra batteri “buoni” e batteri “cattivi”. La disfunzionalità di questo equilibrio, a favore di quelli cattivi, è detta disbiosi intestinale e provoca disturbi come cattiva digestione, dolori addominali, gonfiore, reflusso, fino ai malanni tipici dei cambi di stagione come raffreddore e influenza. Il mancato equilibrio batterico può implicare infatti anche disfunzioni del sistema immunitario. Ma quali sono le cause dello squilibrio del microbiota intestinale? 

 

Le mezze stagioni esistono e si sentono 

Come accennato in apertura, Studi di gastroenterologia hanno indicato tra le varie cause dello squilibrio del microbiota intestina alcuni particolari periodi dell’anno,  responsabili di stress psicofisici che si riflettono sull’equilibrio batterico provocando irregolarità intestinale. È un problema diffuso che coinvolge larga parte della popolazione, ben 1 italiano su 4, con maggiore incidenza nelle donne. Questi periodi dell’anno sono quelli di transizione da una stagione all’altra, in particolare il passaggio dalla primavera all’estate e soprattutto dall’estate all’autunno: le differenze di temperatura e di umidità, la diminuzione delle ore di luce e il cambio di orari influiscono a livello ormonale e di conseguenza sulla popolazione microbiotica e il suo equilibrio. 

 

Come proteggere l’intestino: i probiotici e altri rimedi 

Ci sono molti modi per proteggere il nostro intestino; innanzitutto gli esperti consigliano di bere almeno un litro e mezzo - due litri d’acqua al giorno, in quanto l’idratazione serve per regolare tutta la comunità batterica del microbiota. Non solo in estate, ma durante tutto l’anno. Ma non finisce qui! Per il ripristino dell’equilibrio intestinale possiamo affidarci ai probiotici. Vediamo cosa sono e che ruolo svolgono questi importanti alleati dell’intestino. 

 

Probiotici: sono microrganismi vivi e “buoni” che colonizzano l’intestino e lo difendono in diversi modi, apportando benefici alla salute del corpo. La stessa parola deriva dal greco “pro” – a favore – e “bios” – vita. Si differenziano dai fermenti lattici vivi in quanto quest’ultimi sono deputati soltanto alla sintesi del lattosio e, al contrario dei probiotici, non riescono a sopravvivere dopo il passaggio nello stomaco. 

Le caratteristiche principali che deve avere un buon probiotico sono innocuità, salubrità, compatibilità con l'intestino e resistenza al pH gastrico per percorrere tutto il tratto gastrointestinale. I più resistenti al lungo tragitto digestivo sono il Lactobacillus Bulgaricus e il Lactobacillus Shirota, che grazie alla loro fermentazione nell’intestino limitano l’azione nociva dei batteri “cattivi”. Ma non sono gli unici; esistono infatti numerose specie, dette ceppi, delegate alla difesa della mucosa intestinale. Il Bulgaricus e lo Shirota in particolare hanno anche un’altra funzione: producono acidi che ammorbidiscono e rafforzano i villi intestinali, in modo tale che quest’ultimi possano assorbire meglio il nutrimento dal cibo. 

I probiotici compaiono nell’intestino, inizialmente sterile, a partire dalla prima poppata di latte materno per poi riprodursi in miliardi di esemplari, suddivisi appunto in ceppi. Si può pertanto dire che ogni persona possiede una predominanza di ceppi del tutto soggettiva. Non esiste quindi un giusto probiotico per tutti, e quando c’è bisogno di riequilibrare il microbiota è consigliabile assumere integratori probiotici polivalenti, ossia composti da più ceppi, come PROlife 10 Forte, un integratore probiotico che contiene 10 ceppi in alta concentrazione (10 miliardi per flaconcino). Questa incredibile varietà riesce a superare la barriera acida dello stomaco e a sopravvivere ai sali biliari del duodeno. Sono probiotici dotati di una elevata capacità di adesione alla mucosa intestinale, che permette una maggiore permanenza nell’intestino anche dopo la sospensione del trattamento. Ma per quanto tempo è bene assumerli? 

Il consiglio degli esperti è di fare un ciclo di probiotici della durata di almeno un mese circa, assumendo un flaconcino al giorno di PROlife 10 Forte a stomaco vuoto per una vitalità probiotica del 60% - 70% o a stomaco pieno per sfruttare al 100% l'efficacia del prodotto.

Alimentazione: per la salute dell’intestino è importante seguire anche una dieta ricca di fibre e grassi insaturi. Le prime sono presenti in frutta, verdura e cereali, mentre i secondi si trovano soprattutto nel pesce e nella frutta secca. È raccomandabile, inoltre, diminuire l’assunzione di bevande gassate, alcol e caffè, riducendo al contempo il consumo di grassi animali. 

 

Attività fisica: un’altra azione preventiva per mantenere l’equilibrio intestinale è lo svolgimento di attività fisica, anche a bassa intensità ma che sia costante nel tempo. Ad esempio, una passeggiata di 30 minuti per 3 volte alla settimana. Basta vincere la pigrizia e cercare di avere costanza anche durante periodi di transizione climatica, come i cambi di stagione. 

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